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Sabato 24 maggio si è svolta la cerimonia della Prima Comunione di 25 bambini (15 di Parigi e 10 di Saint-Germain) a Saint Pierre-de-Chaillot.

Come nella parabola della Festa delle Nozze del Figlio (Matt.22,1-14) di cui abbiamo parlato al ritiro, tanti hanno risposto all’invito e tutti i presenti hanno indossato l’abito di festa : anche i comunicandi indossando la tunica bianca, ricordo del vestito bianco ricevuto in dono il giorno del loro battesimo, entrambi simboli della purezza del loro cuore (hanno fatto la Confessione la settimana precedente) e della volontà di seguire e lasciarsi trasformare in Gesù.

La loro processione d’ingresso con Padre Lorenzo e Padre Gianni verso l’altare, attesta che sono "in cammino" come popolo di Dio. Poi, ognuno di loro ha depositato, davanti all’altare, un pane che raffigura l’offerta di loro stessi, delle loro fatiche, sfide, impegni : è il loro contributo all’Eucaristia.

Poi si sono suddivisi attorno all’altare. Per cominciare, Padre Lorenzo ha messo al collo di ogni bambino una croce di legno, simbolo della preghiera e poi, in un ambiente raccolto, la Messa è proseguita. Infatti, a Messa offriamo a Dio il sacrificio di Gesù ma anche la nostra vita, con le sue gioie, sofferenze, impegni, in unione alla vita di Gesù.

All’omelia, Padre Lorenzo ha insistito molto sul fatto di essere corpo e anima. Come corpo, occorre il cibo per vivere : come anima, occorre l’amore per amare e fare il bene. Gesù è fonte di amore, è Amore.

Il dovere dei genitori non è soltanto di dare da mangiare e provvedere ai beni materiali dei bambini ma, soprattutto, sostenerli ad andare a Messa per ricevere Gesù, non una volta ogni tanto, ma ogni domenica. Non rifiutare l’invito alla festa delle nozze, come quelli della parabola.

Dio ci chiama alla felicità (Ritiro). La fame d’amore e di felicità sarà saziata solo in Gesù, che ci ha lasciato un comandamento nuovo : "Amatevi gli uni gli altri come vi ho amato".

Ecco il segreto della felicità. È dall’Eucaristia che il cristiano apprende ad amare. Gesù si da in cibo per noi e noi diventiamo dono per gli altri.

Alla fine della celebrazione, una pergamena è stata distribuita ad ognuno dei comunicandi come ricordo : poi, tutti si sono dispersi per festeggiare in famiglia l’incontro con Gesù.

Anne Hulot, catechista